Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha emesso una sentenza di grande rilievo per il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) che ha svolto il servizio militare o il servizio civile sostitutivo. Con la decisione n. 3092 del 12 febbraio 2025, il TAR ha riconosciuto che il servizio militare di leva deve essere valutato con il massimo punteggio, indipendentemente dal fatto che sia stato svolto durante un rapporto di impiego presso un istituto scolastico.
Il Contenzioso: Ricorso contro il Ministero dell’Istruzione
Il ricorso è stato presentato da un numeroso gruppo di candidati inseriti nelle graduatorie ATA di terza fascia per il triennio 2024-2027. La contestazione riguardava il Decreto Ministeriale n. 89 del 21 maggio 2024, il quale prevedeva un trattamento differenziato per il servizio militare:
– 6 punti se svolto durante un contratto con una scuola
– 0,60 punti se svolto prima o senza un contratto scolastico
Questa disparità, secondo i ricorrenti, era ingiusta e discriminatoria.
La Sentenza del TAR: Un Principio di Equità
Il TAR del Lazio ha accolto il ricorso, annullando le disposizioni del decreto ministeriale contestate. La decisione si basa su un principio chiaro: il servizio militare di leva o il servizio civile sostitutivo deve essere riconosciuto con il massimo punteggio, indipendentemente dal momento in cui è stato svolto.
La sentenza fa riferimento all’articolo 569 del Decreto Legislativo 297/1994, che stabilisce la piena validità del servizio militare a tutti gli effetti, e all’articolo 52 della Costituzione, secondo cui l’assolvimento degli obblighi di leva non può pregiudicare la posizione lavorativa del cittadino.
Conseguenze della Sentenza
Grazie a questa decisione:
– Il Ministero dell’Istruzione dovrà aggiornare le graduatorie di terza fascia riconoscendo 6 punti ai ricorrenti per il servizio militare.
– Questa sentenza potrà creare un precedente per tutti coloro che si trovano nella stessa situazione.
– Le future normative sulla valutazione dei titoli di servizio ATA potrebbero essere riviste per evitare discriminazioni simili.